#UMBRIAbatteCOVID
In questa pagina troverai tante idee e luoghi insoliti per una vacanza in Umbria per l'estate 2020.
L'Umbria è l'unica regione del centro Italia a non essere bagnata dal mare, ma non si arrende di certo e stupisce gli avversari inserendo in formazione molti laghi dove poter fare il bagno.
Il Lago Trasimeno, per esempio, è il più grande di tutta l'Italia centrale, si trova in provincia di Perugia e in estate le sue spiagge riempiono di bagnanti.
In provincia di Terni invece, al confine con il Lazio, il Lago di Piediluco offre la bellezza del paesaggio che ha ispirato, nei secoli, numerosi pittori di fama internazionale. È formato dalle acque che, pochi km più a nord, danno vita alla spettacolare Cascata delle Marmore. Potrebbe essere un’ottima idea per rinfrescarsi dopo una passeggiata alle cascate.
Il Lago Trasimeno, per esempio, è il più grande di tutta l'Italia centrale, si trova in provincia di Perugia e in estate le sue spiagge riempiono di bagnanti.
In provincia di Terni invece, al confine con il Lazio, il Lago di Piediluco offre la bellezza del paesaggio che ha ispirato, nei secoli, numerosi pittori di fama internazionale. È formato dalle acque che, pochi km più a nord, danno vita alla spettacolare Cascata delle Marmore. Potrebbe essere un’ottima idea per rinfrescarsi dopo una passeggiata alle cascate.
Se pecca sulle spiagge, l’Umbria ha un’ampia offerta di luoghi dove fare una gita culturale alcuni davvero curiosi come la Calamita Cosmica di Foligno: la monumentale e controversa opera dello scultore italiano Gino De Dominicis, esposta all'interno dell'Ex Chiesa della Santissima Trinità Annunziata. Si tratta di uno scheletro umano di circa 24 metri di lunghezza e 4 metri di larghezza, steso sulla schiena con un grosso naso a becco d'uccello posto sul suo volto. Scopritene il significato!
Decisamente più famoso è il Pozzo San Patrizio: il capolavoro di ingegneria rinascimentale di Orvieto.
Fu realizzato nel XVI secolo da Papa Clemente VII per garantire l’acqua ai cittadini. Il pozzo trae ispirazione dalla grotta irlandese del Purgatorio di San Patrizio indicata da Cristo a San Patrizio in modo che il Santo potesse mostrare le pene dell'Inferno ai fedeli che avessero raggiunto il fondo, ottenendo in cambio la remissione dei peccati.
L'opera che rappresenta quindi i gironi dell'inferno è profonda più di 50 metri ed è percorsa da una lunga scala elicoidale di 248 gradini.
Fuori città invece, nel comune di Montegabbione nascosta tra le colline umbre, c’è la Città Ideale di Tomaso Buzzi chiamata Scarzuola. L'architetto milanese edificò una straordinaria costruzione surreale tracciando un percorso ricco di simbolismi percorrendo un viaggio iniziatico alla scoperta di noi stessi.
Decisamente più famoso è il Pozzo San Patrizio: il capolavoro di ingegneria rinascimentale di Orvieto.
Fu realizzato nel XVI secolo da Papa Clemente VII per garantire l’acqua ai cittadini. Il pozzo trae ispirazione dalla grotta irlandese del Purgatorio di San Patrizio indicata da Cristo a San Patrizio in modo che il Santo potesse mostrare le pene dell'Inferno ai fedeli che avessero raggiunto il fondo, ottenendo in cambio la remissione dei peccati.
L'opera che rappresenta quindi i gironi dell'inferno è profonda più di 50 metri ed è percorsa da una lunga scala elicoidale di 248 gradini.
Fuori città invece, nel comune di Montegabbione nascosta tra le colline umbre, c’è la Città Ideale di Tomaso Buzzi chiamata Scarzuola. L'architetto milanese edificò una straordinaria costruzione surreale tracciando un percorso ricco di simbolismi percorrendo un viaggio iniziatico alla scoperta di noi stessi.
In centro campo l’Umbria approfitta della sua natura fantastica e schiera passeggiate e trekking.
L’ho già citata prima, ma merita un’attenzione particolare: la Cascata delle Marmore, uno dei tesori naturali più preziosi d’Europa. La cascata più famosa d’Italia è alta 165 metri è una delle più alte del continente. Il dislivello è diviso in tre salti, che la rendono ancora più spettacolare. Fu creata dai romani nel 271 a.C. quando deviarono il fiume Velino nella Gola del Nera.
Nel cuore della regione, nella provincia di Perugia, il tracciato della ferrovia Spoleto-Norcia stato riconvertito in un bellissimo percorso ciclopedonale. La ferrovia fu inaugurata nel 1926 come un vero e proprio capolavoro di ingegneria, caratterizzato da 19 gallerie e 24 ponti. Fu chiusa nel 1968 e, dopo anni di inutilizzo, nel 2014 è stata riconvertita in questo percorso che passa per borghi e paesaggi meravigliosi dell'Appenino Umbro.
L’ho già citata prima, ma merita un’attenzione particolare: la Cascata delle Marmore, uno dei tesori naturali più preziosi d’Europa. La cascata più famosa d’Italia è alta 165 metri è una delle più alte del continente. Il dislivello è diviso in tre salti, che la rendono ancora più spettacolare. Fu creata dai romani nel 271 a.C. quando deviarono il fiume Velino nella Gola del Nera.
Nel cuore della regione, nella provincia di Perugia, il tracciato della ferrovia Spoleto-Norcia stato riconvertito in un bellissimo percorso ciclopedonale. La ferrovia fu inaugurata nel 1926 come un vero e proprio capolavoro di ingegneria, caratterizzato da 19 gallerie e 24 ponti. Fu chiusa nel 1968 e, dopo anni di inutilizzo, nel 2014 è stata riconvertita in questo percorso che passa per borghi e paesaggi meravigliosi dell'Appenino Umbro.
L’Umbria offre molte possibilità anche agli amanti dei trekking più impegnativi. Oltre al Parco Nazionale dei Monti Sibillini che condivide con le Marche, ci sono molti sentieri adatti a camminatori esperti nel parco del Monte Cucco tra grotte carsiche e natura incontaminata. Qui si può entrare anche nella Grotta del Monte Cucco: una formazione carsica tra le più grandi d'Italia, fatta di trenta chilometri di gallerie.
Nei pressi di Spoleto, invece, tra la Valle del Fiume Nera, il Fosso Tissino e la Piano di Monteleone si erge il massiccio calcareo dell’Oasi naturalistica dei Monti Coscerno. Un territorio dove crescono i mirtilli, volano le aquile e ogni tanto si incontra qualche orso.
Nei pressi di Spoleto, invece, tra la Valle del Fiume Nera, il Fosso Tissino e la Piano di Monteleone si erge il massiccio calcareo dell’Oasi naturalistica dei Monti Coscerno. Un territorio dove crescono i mirtilli, volano le aquile e ogni tanto si incontra qualche orso.
La inespugnabile difesa umbra è composta da Città e Borghi. Assisi, Gubbio, Orvieto, Perugia, Citta della Pieve,… È difficile scegliere. Io vi consiglio di scoprire Spoleto: uno scrigno traboccante di architetture preziose. Qui ci sono da vedere numerosi edifici di culto come il Duomo dell’XI secolo che custodisce dipinti del Pinturicchio, la chiesa di Santa Eufemia uno dei pochi esempi di chiesa romanica dotata di matroneo, il monastero di Sant’Agata, la chiesa di San Pietro, la medievale chiesa di Sant’Ansano, il complesso monumentale di San Nicolò e molti altri.
I monumenti civili, però, sono forse i più particolari, come la Rocca Albornoziana collegata dal Ponte delle Torri: ponte antico in muratura più elevato d’Europa lungo 230 metri e alto 82, da non confondere col Ponte Sanguinario di origine romana a nord della città.
Tra i borghi non ha bisogno di presentazioni Norcia: la cittadina a forma di cuore racchiusa da una cinta muraria d'origine duecentesca, trapunta da otto porte e merlata da diciassette piccole torri medievali.
I monumenti civili, però, sono forse i più particolari, come la Rocca Albornoziana collegata dal Ponte delle Torri: ponte antico in muratura più elevato d’Europa lungo 230 metri e alto 82, da non confondere col Ponte Sanguinario di origine romana a nord della città.
Tra i borghi non ha bisogno di presentazioni Norcia: la cittadina a forma di cuore racchiusa da una cinta muraria d'origine duecentesca, trapunta da otto porte e merlata da diciassette piccole torri medievali.
Due borghi che invece non molti conoscono sono Spello e Monteleone di Spoleto.
Il primo è abbarbicato su uno sperone del Monte Subasio a dominare la Valle Umbra cinto da mura che avvolgono un centro storico caratterizzato da abitazioni in pietra rosa e tanti fiori. Ogni anno qui, in occasione del Corpus Domini, si svolgono le infiorate, un evento unico ed imperdibile. Il borgo è una meraviglia da scoprire con lentezza, perdendosi tra i suoi vicoli e le sue stradine lastricate tra numerosi luoghi di interesse da visitare. Tra tutti non perdete una delle scoperte archeologiche più straordinarie: la Villa dei Mosaici: una residenza di età imperiale che conserva oltre 500 metri quadrati di pavimenti a mosaico.
Monteleone di Spoleto oltre ad essere il comune più alto dell’Umbria con quasi mille metri sul livello del mare, custodisce all’interno delle sue tre cinte murarie numerosi luoghi d’interesse da scoprire, anche in questo caso, piano piano.
Il primo è abbarbicato su uno sperone del Monte Subasio a dominare la Valle Umbra cinto da mura che avvolgono un centro storico caratterizzato da abitazioni in pietra rosa e tanti fiori. Ogni anno qui, in occasione del Corpus Domini, si svolgono le infiorate, un evento unico ed imperdibile. Il borgo è una meraviglia da scoprire con lentezza, perdendosi tra i suoi vicoli e le sue stradine lastricate tra numerosi luoghi di interesse da visitare. Tra tutti non perdete una delle scoperte archeologiche più straordinarie: la Villa dei Mosaici: una residenza di età imperiale che conserva oltre 500 metri quadrati di pavimenti a mosaico.
Monteleone di Spoleto oltre ad essere il comune più alto dell’Umbria con quasi mille metri sul livello del mare, custodisce all’interno delle sue tre cinte murarie numerosi luoghi d’interesse da scoprire, anche in questo caso, piano piano.
Al momento di festeggiare la vittoria umbra oltre ai famosi Pasta alla Norcina e Agnello scottadito il menù inizia con dei Crostini ai fegatini di pollo: una ricetta di origine contadina che creava col fegato del l’animale una crema da spalmare sui crostini di pane, evitando cosi di sprecare le frattaglie.
Si continua con gli gnocchi al sugo d’anatra anch’essi della tradizione contadina legata al periodo della mietitura in cui le famiglie si aiutavano reciprocamente nel lavoro nei campi. Oggi è diventato uno dei piatti tipici del pranzo di ferragosto. Come secondo invece Costolette di agnello fritte, tipiche del pranzo di pasqua e
Per brindare possiamo scegliere tra due vini fantastici: Il Montefalco Sagrantino e il Torgiano
Si continua con gli gnocchi al sugo d’anatra anch’essi della tradizione contadina legata al periodo della mietitura in cui le famiglie si aiutavano reciprocamente nel lavoro nei campi. Oggi è diventato uno dei piatti tipici del pranzo di ferragosto. Come secondo invece Costolette di agnello fritte, tipiche del pranzo di pasqua e
Per brindare possiamo scegliere tra due vini fantastici: Il Montefalco Sagrantino e il Torgiano