#TOSCANAbatteCOVID
In questa pagina troverai tante idee e luoghi insoliti per una vacanza in Toscana per l'estate 2020.
La Toscana è una delle regioni più belle d’Italia e spesso viene vista come simbolo del nostro paese all’estero. È difficile mettere in campo un squadra non ovvia trovando qualche posticino non troppo conosciuto e banale.
Vista la stagione decide di puntare sulle spiagge per l’attacco. Se si parla di mare toscano non si può non citare il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano composto da sette isole, chiamate anche “le sette sorelle”. Si potrebbero scrivere pagine su Elba, Capraia, Giglio, Pianosa, Montecristo, Gorgona e Giannutri. Secondo una leggenda, la dea Afrodite emergendo dalle acque del Mar Tirreno, lasciò cadere dalla collana sette perle che formarono le isole.
Avrete certamente visto numerose foto della bianca spiaggia di Cala Violina votata ogni anno come una tra le migliori spiagge d’Italia. Il nome deriva dal suono delicato che produce il finissimo quarzo chiaro quando calpestato.
Più a sud, anche sul promontorio dell’Argentario sono molte le spiagge che meriterebbero un bagno, vi segnalo Cala del Gesso: un’insenatura di rocce e ciottoli levigati con un fondale blu perfetto per chi ama lo snorkeling e le immersioni.
Vista la stagione decide di puntare sulle spiagge per l’attacco. Se si parla di mare toscano non si può non citare il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano composto da sette isole, chiamate anche “le sette sorelle”. Si potrebbero scrivere pagine su Elba, Capraia, Giglio, Pianosa, Montecristo, Gorgona e Giannutri. Secondo una leggenda, la dea Afrodite emergendo dalle acque del Mar Tirreno, lasciò cadere dalla collana sette perle che formarono le isole.
Avrete certamente visto numerose foto della bianca spiaggia di Cala Violina votata ogni anno come una tra le migliori spiagge d’Italia. Il nome deriva dal suono delicato che produce il finissimo quarzo chiaro quando calpestato.
Più a sud, anche sul promontorio dell’Argentario sono molte le spiagge che meriterebbero un bagno, vi segnalo Cala del Gesso: un’insenatura di rocce e ciottoli levigati con un fondale blu perfetto per chi ama lo snorkeling e le immersioni.
Subito alle spalle delle spiagge la Toscana schiera qualche gita culturale. In questo caso sono riuscito a trovare un paio di luoghi curiosi e fuori dal comune. A Capalbio c’è un parco che somiglia a Parc Guell di Barcellona, si chiama: Giardino dei Tarocchi. Proprio dal parco realizzato da Gaudì l'artista francese Niki de Saint Phalle ha preso ispirazione per disegnare creare le 22 sculture ispirate ai tarocchi che popolano questo parco al confine col Lazio.
L’altro luogo che voglio segnalarvi è il Labirinto di Porsenna. Entrando nel museo della Cattedrale di Chiusi si ha accesso ad un percorso archeologico sotterraneo che si estende sotto la città. Si tratta di un complesso sistema di canalizzazione delle acque piovane di origine etrusca, anche se la leggenda vuole che sia l’anticamera dalla camera funebre del re Porsenna costruita per non permettere a nessuno di trafugare il suo sarcofago d’oro.
L’altro luogo che voglio segnalarvi è il Labirinto di Porsenna. Entrando nel museo della Cattedrale di Chiusi si ha accesso ad un percorso archeologico sotterraneo che si estende sotto la città. Si tratta di un complesso sistema di canalizzazione delle acque piovane di origine etrusca, anche se la leggenda vuole che sia l’anticamera dalla camera funebre del re Porsenna costruita per non permettere a nessuno di trafugare il suo sarcofago d’oro.
La Toscana affida il centrocampo a passeggiate nella natura e trekking in montagna a voler dimostrare che questa regione non è solo borghi medievali e città d’arte. Uno dei percorsi più belli è il cosiddetto Anello di Badia di Moscheta: un trekking di circa 6 ore che attraversa la selvaggia Valle d'Inferno dove nidificano indisturbati l'aquila reale e il falco pellegrino, attraversa castagneti secolari, antichi borghi e sale fino alla sommità del Monte Acuto (m 1058).
A metà strada tra Firenze ed Arezzo c’è un altro luogo particolare per una passeggiata. Si accorse della sua particolarità anche Leonardo da Vinci che citò le Balze del Valdarno nei suoi codici. Conosciute anche come smotte, questi pinnacoli solo il risultato di sabbie, argille e ghiaie stratificate alte fino a un centinaio di metri, scavate ed erose negli anni da parte di agenti atmosferici e corsi d'acqua.
A metà strada tra Firenze ed Arezzo c’è un altro luogo particolare per una passeggiata. Si accorse della sua particolarità anche Leonardo da Vinci che citò le Balze del Valdarno nei suoi codici. Conosciute anche come smotte, questi pinnacoli solo il risultato di sabbie, argille e ghiaie stratificate alte fino a un centinaio di metri, scavate ed erose negli anni da parte di agenti atmosferici e corsi d'acqua.
La decisione più difficile per la formazione della squadra Toscana riguarda certamente quali città e borghi far scendere in campo.
Tra le città ho scelto Cortona: una cittadina che sorge su un rilievo montuoso tra la Valdichiana e la Valle del Tevere, in provincia di Arezzo, al confine tra Toscana e Umbria. Nata etrusca intorno al V secolo avanti Cristo superò nei secoli numerose vicende e quello che vediamo oggi è il suo patrimonio di edifici medievali dominato dalla Fortezza medicea.
La prima volta che l’ho visto me ne sono innamorato, quindi non potevo non nominare Monteriggioni, anche se è ormai famosissimo.
Voglio però segnalarvi anche Piancastagnaio: un borgo in provincia di Siena arroccato su un ripiano che domina la valle del Paglia e difeso da poderose mura medievali a tratti ottimamente conservate.
Tra le città ho scelto Cortona: una cittadina che sorge su un rilievo montuoso tra la Valdichiana e la Valle del Tevere, in provincia di Arezzo, al confine tra Toscana e Umbria. Nata etrusca intorno al V secolo avanti Cristo superò nei secoli numerose vicende e quello che vediamo oggi è il suo patrimonio di edifici medievali dominato dalla Fortezza medicea.
La prima volta che l’ho visto me ne sono innamorato, quindi non potevo non nominare Monteriggioni, anche se è ormai famosissimo.
Voglio però segnalarvi anche Piancastagnaio: un borgo in provincia di Siena arroccato su un ripiano che domina la valle del Paglia e difeso da poderose mura medievali a tratti ottimamente conservate.
Uno dei borghi più belli della regione e di tutt’Italia è Pienza: un agglomerato di case, stradicciole, campanili e comignoli stretto su una collina in mezzo alla campagna silenziosa dove i cipressi frusciano al vento e i girasoli girano intorno agli ulivi. Si deve la sua bellezza al Papa Pio II che, per celebrare l’armonia e la ricchezza del Quattrocento italiano, fece trasformare il piccolo borgo di Corsignano che gli diede i natali, nella città rinascimentale ideale che conosciamo oggi.
Più a sud, arroccato e isolato su una rupe tufacea affacciata sul fiume Lente, sorge Sorano: conosciuto anche come la “Matera della Toscana” per via della sua posizione e degli edifici scavati nella roccia. Passeggiando nel suo centro storico interamente pedonale si sbuca spesso in punti panoramici da mozzare il fiato.
Più a sud, arroccato e isolato su una rupe tufacea affacciata sul fiume Lente, sorge Sorano: conosciuto anche come la “Matera della Toscana” per via della sua posizione e degli edifici scavati nella roccia. Passeggiando nel suo centro storico interamente pedonale si sbuca spesso in punti panoramici da mozzare il fiato.
Terminata la partita è tempo di banchettare per la vittoria, ma è difficile scegliere e non essere banali. Crostini, ribollita, acquacotta, panigaccio, caciucco, fiorentina, cantucci, panforte, è impossibile.
Se volete qualcosa di leggero provate la Panzanella. È una pietanza estiva rustica, un piatto povero, molto semplice, che non necessita di cottura e che veniva consumato nei campi da chi restava fuori casa tutto il giorno. Gli ingredienti principali sono il pane raffermo, i pomodori, i cetrioli, la cipolla rossa, il basilico, sale, pepe, aceto e olio.
Per un pasto veloce, magari durante una visita a Firenze, assaggiate lampredotto: il panino tipico del capoluogo, ripieno con le frattaglie (più precisamente l’abomaso) del bovino e condito con una salsa verde di prezzemolo, aceto, olio e acciughe sott’olio.
Più sostanzioso è il peposo dell’Impruneta: una tipica ricetta a base di carne di vitello cotta nel vino per molte ore insieme ad aglio e pepe nero a chicchi e, una volta pronta, servita accompagnata da fette di pane tostato.
Anche scegliere il vino non è certo facile quando tra le possibilità ci sono nomi come il Chianti Classico, il Brunello di Montalcino e il Bolgheri superiore.
Se volete qualcosa di leggero provate la Panzanella. È una pietanza estiva rustica, un piatto povero, molto semplice, che non necessita di cottura e che veniva consumato nei campi da chi restava fuori casa tutto il giorno. Gli ingredienti principali sono il pane raffermo, i pomodori, i cetrioli, la cipolla rossa, il basilico, sale, pepe, aceto e olio.
Per un pasto veloce, magari durante una visita a Firenze, assaggiate lampredotto: il panino tipico del capoluogo, ripieno con le frattaglie (più precisamente l’abomaso) del bovino e condito con una salsa verde di prezzemolo, aceto, olio e acciughe sott’olio.
Più sostanzioso è il peposo dell’Impruneta: una tipica ricetta a base di carne di vitello cotta nel vino per molte ore insieme ad aglio e pepe nero a chicchi e, una volta pronta, servita accompagnata da fette di pane tostato.
Anche scegliere il vino non è certo facile quando tra le possibilità ci sono nomi come il Chianti Classico, il Brunello di Montalcino e il Bolgheri superiore.