#SARDEGNAbatteCOVID
In questa pagina troverai tante idee e luoghi insoliti per una vacanza in Sardegna per l'estate 2020.
Ecco la formazione che la Sardegna mette in campo contro il covid.
Anche la Sardegna schiera in attacco le sue spiagge e può scegliere tra una rosa impossibile da decimare.
Cagliari invia Piscinas, la “perla” della Costa Verde: un abbagliante deserto giallo ocra, mosso dal vento e punteggiato di verde mediterraneo. Nuoro punta l’incontaminata Cala Goloritzè raggiungibile solo a piedi o dal mare. Sassari invece manda in campo la spiaggia del Principe che deve il suo nome alla preferenza del principe Aga Khan e La Pelosa: uno dei simboli della Sardegna.
Anche la Sardegna schiera in attacco le sue spiagge e può scegliere tra una rosa impossibile da decimare.
Cagliari invia Piscinas, la “perla” della Costa Verde: un abbagliante deserto giallo ocra, mosso dal vento e punteggiato di verde mediterraneo. Nuoro punta l’incontaminata Cala Goloritzè raggiungibile solo a piedi o dal mare. Sassari invece manda in campo la spiaggia del Principe che deve il suo nome alla preferenza del principe Aga Khan e La Pelosa: uno dei simboli della Sardegna.
Alle spalle dell’attacco schiera la vacanze all’insegna dello stare in forma con trekking più impegnativi come quelli sulle: Creste di Montalbo lungo mulattiere che ancora resistono all'avanzare del tempo e passeggiate più spensierate tra i paesaggi mozzafiato dell’Isola dell’Asinara e della Valle della Luna. La prima è stata dimora di pescatori, lazzaretto e carcere di massima sicurezza prima di diventare parco nazionale nel 1997.
La Valle della Luna invece è una piccola valle di circa 500 metri che si apre tra imponenti massi di granito tra i quali si vedono affiorare calette nascoste.
La Valle della Luna invece è una piccola valle di circa 500 metri che si apre tra imponenti massi di granito tra i quali si vedono affiorare calette nascoste.
In centro campo la Sardegna si affida alla cultura. Ai famigerati Nuraghi, vi consiglio di visitare quelli di Su Nuraxi, affianca l’Area Archeologica di Nora e il Pozzo di Santa Cristina. Nora sorge sulla penisola che chiude il golfo di Cagliari e fu uno dei maggiori centri fenici e successivamente punici e romani.
Il Pozzo di Santa Cristina è una meraviglia architettonica misteriosa e affascinante circondata dalla natura e da ulivi secolari. La sua scalinata a forma trapezoidale di più di 3000 anni è un invito a scendere nel ventre della terra che non si può rifiutare.
Il Pozzo di Santa Cristina è una meraviglia architettonica misteriosa e affascinante circondata dalla natura e da ulivi secolari. La sua scalinata a forma trapezoidale di più di 3000 anni è un invito a scendere nel ventre della terra che non si può rifiutare.
In barba a tutti quelli che: “la Sardegna è solo spiagge”, nelle retrovie schiera città e borghi. In porta il capoluogo Cagliari: la città del sole che sorge sul Golfo degli Angeli con i suoi edifici dipinti con colori vibranti.
La aiuta in difesa Alghero: la città fortificata fondata dai genovesi nel XII secolo nell'estremo nord dell’Isola dove tutt’oggi è parlato anche il catalano.
La aiuta in difesa Alghero: la città fortificata fondata dai genovesi nel XII secolo nell'estremo nord dell’Isola dove tutt’oggi è parlato anche il catalano.
A supportare le due ammiraglie in difesa, Carloforte: il borgo di mare che sorge sull’Isola di San Pietro, anch’essa colonizzata dai Genovesi e ancora oggi caratterizzata da stradine simili a carruggi e casette colorate come quelle della Liguria.
La case colorate sono uno degli aspetti che colpisce maggiormente di Bosa, aggrappato alle pendici del colle di Serravalle e dominato dal castello dei Malaspina, mentre di Posada colpisce certamente il contesto naturalistico in cui è inserita, nel parco di Tepilora, con sullo sfondo le creste di Montalbo che abbiamo già conosciuto precedentemente.
La case colorate sono uno degli aspetti che colpisce maggiormente di Bosa, aggrappato alle pendici del colle di Serravalle e dominato dal castello dei Malaspina, mentre di Posada colpisce certamente il contesto naturalistico in cui è inserita, nel parco di Tepilora, con sullo sfondo le creste di Montalbo che abbiamo già conosciuto precedentemente.
Per festeggiare la vittoria, oltre all’immancabile Porceddu, in Sardegna dovreste assaggiare la Fregola arselle e bottarga e, per gli amanti della carne, l’agnello con i carciofi.
Oltre al Cannonau che non può mai mancare sulla tavola sarda, vi consiglio di accompagnare le prelibatezze di mare con un Vermentino di Gallura o un Villa di chiesa. Quest’ultimo è un vino bianco delle Valli di Porto Pino dai delicati profumi di frutta esotica uniti a più decise note di burro e banana che regala sul finale una gradevole nota di vaniglia e agrumi.
Oltre al Cannonau che non può mai mancare sulla tavola sarda, vi consiglio di accompagnare le prelibatezze di mare con un Vermentino di Gallura o un Villa di chiesa. Quest’ultimo è un vino bianco delle Valli di Porto Pino dai delicati profumi di frutta esotica uniti a più decise note di burro e banana che regala sul finale una gradevole nota di vaniglia e agrumi.