#MARCHEbattonoCOVID
In questa pagina troverai tante idee e luoghi insoliti per una vacanza nelle Marche per l'estate 2020.
Anche per le Marche è venuto il momento di proporre la loro formazione per affrontare quest’estate contro il coronavisus.
Scelgono come centroavanti le gite culturali. La prima proposta è Fabriano che conta ben 2 attrattive curiose e interessanti: il Museo della Carta e il Museo del Pianoforte. Quella della carta è un'invenzione rivoluzionaria attribuita alla Cina e successivamente alle popolazioni arabe. Ma è Fabriano ad aver trasformato la carta in quel prodotto meraviglioso che oggi conosciamo. Alla fine del XIII secolo gli artigiani fabrianesi misero a punto le tecniche di produzione introducendo le essenziali innovazioni tecniche che potrete scoprire nel museo. Purtroppo il museo dei Mestieri in Bicicletta è stato spostato a Gubbio, ma in città resta il Museo del Pianoforte. Le visite-concerto guidate che il museo propone sono un vero e proprio viaggio nella storia dell'evoluzione del pianoforte e della musica dei grandissimi compositori. Un incontro ravvicinato con Bach, Mozart, Beethoven, Chopin, Ravel e Debussy e con gli strumenti originali su cui hanno composto ed eseguito i loro brani più famosi.
Gli amanti dell’architettura apprezzeranno certamente una visita all’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra: il più importante edificio monastico delle Marche e uno dei monumenti meglio conservati dell'architettura cistercense in Italia. Fu costruita alla fine del XII secolo da un gruppo di dodici monaci provenienti dall'Abbazia di Chiaravalle di Milano, infatti lo stile è quello di transizione dal romanico al gotico e rispecchia in pieno l'influsso cistercense di sapore lombardo.
Scelgono come centroavanti le gite culturali. La prima proposta è Fabriano che conta ben 2 attrattive curiose e interessanti: il Museo della Carta e il Museo del Pianoforte. Quella della carta è un'invenzione rivoluzionaria attribuita alla Cina e successivamente alle popolazioni arabe. Ma è Fabriano ad aver trasformato la carta in quel prodotto meraviglioso che oggi conosciamo. Alla fine del XIII secolo gli artigiani fabrianesi misero a punto le tecniche di produzione introducendo le essenziali innovazioni tecniche che potrete scoprire nel museo. Purtroppo il museo dei Mestieri in Bicicletta è stato spostato a Gubbio, ma in città resta il Museo del Pianoforte. Le visite-concerto guidate che il museo propone sono un vero e proprio viaggio nella storia dell'evoluzione del pianoforte e della musica dei grandissimi compositori. Un incontro ravvicinato con Bach, Mozart, Beethoven, Chopin, Ravel e Debussy e con gli strumenti originali su cui hanno composto ed eseguito i loro brani più famosi.
Gli amanti dell’architettura apprezzeranno certamente una visita all’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra: il più importante edificio monastico delle Marche e uno dei monumenti meglio conservati dell'architettura cistercense in Italia. Fu costruita alla fine del XII secolo da un gruppo di dodici monaci provenienti dall'Abbazia di Chiaravalle di Milano, infatti lo stile è quello di transizione dal romanico al gotico e rispecchia in pieno l'influsso cistercense di sapore lombardo.
A supportare gli attaccanti le Marche posizionano le bellissime spiagge che si sviluppano sul litorale adriatico. Tra le migliori ci sono certamente quelle della Riviera del Conero. In questo angolo di paradiso della costa marchigiana il verde e le rocce del promontorio incontrano il mare azzurro, creando paesaggi incredibili fatti di spiagge di sabbia e calette isolate, raggiungibili in barca o attraverso sentieri di trekking. Le spiagge più famose sono la spiaggia di Mezzavalle: raggiungibile con un sentiero che offre viste mozzafiato e la spiaggia delle due Sorelle: una dei simboli della costa del Conero è caratterizzata da due faraglioni gemelli e raggiungibile solo via mare.
Più a nord invece, quasi in Romagna si trova la spiaggia di Fiorenzuola di Focara con la sagoma del Monte San Bartolo alle spalle e un mare cristallino che sfuma dal verde smeraldo al blu intenso
Più a nord invece, quasi in Romagna si trova la spiaggia di Fiorenzuola di Focara con la sagoma del Monte San Bartolo alle spalle e un mare cristallino che sfuma dal verde smeraldo al blu intenso
Il centro campo marchigiano è una solida roccaforte rocciosa come quella del Parco Nazionale dei Monti Sibillini (condiviso con l’Umbria) dove è possibile effettuare numerosi trekking.
Non contente di mare, montagna, colline, fiumi e laghi le Marche schierano anche un canyon: quello di Lame Rosse che si trova, appunto, all’interno del parco. La lenta erosione degli agenti atmosferici ha eliminato la parte calcarea, più superficiale, delle rocce facendo venire in superfice la componente ferrosa che ha dato la tipica colorazione rossastra a queste “lame”. Il sentiero per raggiungerle parte dal verde lago di Fiastra e dura poco meno di tre ore.
Un altro sentiero impegnativo anch’esso di circa un paio d’ore abbondanti permette di arrivare alle Cascate della Prata, che precipitano per circa 50 metri sul versante marchigiano dei Monti della Laga. Continuando poi per almeno un’altra ora si arriva anche alle Cascate della Volpara.
Non abbiate paura, sono molti anche passeggiate meno impegnative: nel Parco del Conero o alle Grotte di Frasassi.
Non contente di mare, montagna, colline, fiumi e laghi le Marche schierano anche un canyon: quello di Lame Rosse che si trova, appunto, all’interno del parco. La lenta erosione degli agenti atmosferici ha eliminato la parte calcarea, più superficiale, delle rocce facendo venire in superfice la componente ferrosa che ha dato la tipica colorazione rossastra a queste “lame”. Il sentiero per raggiungerle parte dal verde lago di Fiastra e dura poco meno di tre ore.
Un altro sentiero impegnativo anch’esso di circa un paio d’ore abbondanti permette di arrivare alle Cascate della Prata, che precipitano per circa 50 metri sul versante marchigiano dei Monti della Laga. Continuando poi per almeno un’altra ora si arriva anche alle Cascate della Volpara.
Non abbiate paura, sono molti anche passeggiate meno impegnative: nel Parco del Conero o alle Grotte di Frasassi.
Per la difesa le Marche si affidano a città e borghi.
La più turistica è certamente Urbino, patrimonio dell’umanità UNESCO e patria di Raffaello, ma io vi invito a scoprire Ascoli Piceno: la città di travertino. Piazza del Popolo è considerata una delle piazze più belle d’Italia delimitata dalla poderosa facciata del Palazzo dei Capitani, lo storico Caffè Meletti di gusto liberty e dalle gotiche forme della Chiesa di San Francesco, al quale è addossata la Loggia dei Mercanti.
Il borgo più famoso della regione è certamente Gradara che grazie alle sue due cinte murarie e all’ottimo stato di conservazione del castello fornisce un fortissimo impatto scenografico.
La più turistica è certamente Urbino, patrimonio dell’umanità UNESCO e patria di Raffaello, ma io vi invito a scoprire Ascoli Piceno: la città di travertino. Piazza del Popolo è considerata una delle piazze più belle d’Italia delimitata dalla poderosa facciata del Palazzo dei Capitani, lo storico Caffè Meletti di gusto liberty e dalle gotiche forme della Chiesa di San Francesco, al quale è addossata la Loggia dei Mercanti.
Il borgo più famoso della regione è certamente Gradara che grazie alle sue due cinte murarie e all’ottimo stato di conservazione del castello fornisce un fortissimo impatto scenografico.
Due piccole perle nascoste sono invece Montecassiano e Torre di Palme.
Il primo si trova nelle vicinanze di Macerata incastonato in un paesaggio sicuramente fra i più belli della regione, caratterizzato da morbide colline e docili avvallamenti.
Il borgo murato di Montecassiano protetto dall’originale cinta muraria del ‘400 è uno di quelli premiati con la Bandiera Arancione del Toruing Club.
Dalle colline al mare per affacciarsi sul suggestivo balcone panoramico di Torre di Palme. Il borgo sorge sulla cima di un colle in posizione dominante sul mare Adriatico. Si distingue per la conservazione del suo ambiente medievale e rinascimentale rimasto uniforme.
Il primo si trova nelle vicinanze di Macerata incastonato in un paesaggio sicuramente fra i più belli della regione, caratterizzato da morbide colline e docili avvallamenti.
Il borgo murato di Montecassiano protetto dall’originale cinta muraria del ‘400 è uno di quelli premiati con la Bandiera Arancione del Toruing Club.
Dalle colline al mare per affacciarsi sul suggestivo balcone panoramico di Torre di Palme. Il borgo sorge sulla cima di un colle in posizione dominante sul mare Adriatico. Si distingue per la conservazione del suo ambiente medievale e rinascimentale rimasto uniforme.
Per iniziare il banchetto della vittoria una bella scorpacciata di olive all’ascolana e un po’ di ciauscolo: il salame spalmabile della tradizione contadina dell'entroterra umbro-marchigiano.
Per continuare vi invito ad assaggiare i maccheroncini di Campofilone: una pasta all'uovo che somiglia ai capelli d’angelo di sezione quadrata. Spesso vengono conditi al sugo tradizionale a base di pomodoro e carne, ma possono essere anche al sugo di ceci, o all’arrabbiata.
Chi ama il “mare” invece può assaggiare i moscioli. Altrove si chiamano mitili o cozze, ma nella Riviera del Conero si chiamano così. La differenza sta nel fatto che il mosciolo non viene allevato, ma è selvatico e viene pescato dalle pareti del Monte Conero.
Per accompagnare questo banchetto oltre al famoso Verdicchio dei Castelli di Jesi, assaggiate il lacrima di morro d'alba o il Rosso Piceno.
Per continuare vi invito ad assaggiare i maccheroncini di Campofilone: una pasta all'uovo che somiglia ai capelli d’angelo di sezione quadrata. Spesso vengono conditi al sugo tradizionale a base di pomodoro e carne, ma possono essere anche al sugo di ceci, o all’arrabbiata.
Chi ama il “mare” invece può assaggiare i moscioli. Altrove si chiamano mitili o cozze, ma nella Riviera del Conero si chiamano così. La differenza sta nel fatto che il mosciolo non viene allevato, ma è selvatico e viene pescato dalle pareti del Monte Conero.
Per accompagnare questo banchetto oltre al famoso Verdicchio dei Castelli di Jesi, assaggiate il lacrima di morro d'alba o il Rosso Piceno.