#LIGURIAbatteCOVID
In questa pagina troverai tante idee e luoghi insoliti per una vacanza in Liguria per l'estate 2020.
È venuto il momento anche per la Liguria di schierare la sua squadra per un’estate 2020 all’insegna del rilancio.
Per l’attacco punta sul mare. La costa ligure offre spiagge a tutti gli amanti del mare, qualunque siano i loro gusti. La costa occidentale è chiamata “di ponente” ed è caratterizzata da un litorale di spiagge a volte sabbiose altre di ciottoli. Molte spiagge sono attrezzate con stabilimenti e ogni confort, ma quella che voglio consigliarvi è per lo più libera. La Spiaggia delle Calandre è situata a circa 2 chilometri dal centro di Ventimiglia, a pochi chilometri dal confine con la Francia. Si tratta di una striscia di soffice sabbia dorata orlata da una scogliera ricoperta di vegetazione.
Anche nella costa di levante non mancano le grandi spiagge sabbiose, ma il litorale è caratterizzato da scogli e calette che sbucano tra pareti di roccia, come le Calette di Fiascherino, vicino Lerici. Tra queste c’è Cala Maramozza, nota anche come caletta di Levante. È una minuscola e pittoresca spiaggia sabbiosa incastonata in una profonda e stretta insenatura rocciosa che si apre subito a nord della esclusiva baia dell'Eco del Mare.
Per l’attacco punta sul mare. La costa ligure offre spiagge a tutti gli amanti del mare, qualunque siano i loro gusti. La costa occidentale è chiamata “di ponente” ed è caratterizzata da un litorale di spiagge a volte sabbiose altre di ciottoli. Molte spiagge sono attrezzate con stabilimenti e ogni confort, ma quella che voglio consigliarvi è per lo più libera. La Spiaggia delle Calandre è situata a circa 2 chilometri dal centro di Ventimiglia, a pochi chilometri dal confine con la Francia. Si tratta di una striscia di soffice sabbia dorata orlata da una scogliera ricoperta di vegetazione.
Anche nella costa di levante non mancano le grandi spiagge sabbiose, ma il litorale è caratterizzato da scogli e calette che sbucano tra pareti di roccia, come le Calette di Fiascherino, vicino Lerici. Tra queste c’è Cala Maramozza, nota anche come caletta di Levante. È una minuscola e pittoresca spiaggia sabbiosa incastonata in una profonda e stretta insenatura rocciosa che si apre subito a nord della esclusiva baia dell'Eco del Mare.
Come nella realtà anche in campo, subito dietro il mare ci sono le montagne. Questo è il luogo dove le Alpi degradano piano piano fino a diventare Appennini. In provincia di Imperia il torrente Argentina ha scavato l’omonima valle che in meno di 40 chilometri incontra un paesaggio estremamente mutevole: dai larici ai pini, dai faggi ai castagni, fino alla chioma argentea degli ulivi. Le particolari situazioni climatiche ed ambientali consentono la convivenza di specie che solitamente colonizzano climi molto diversi tra loro. Qui sono numerose le passeggiate e i trekking che si possono scegliere.
Sulle alture di Arenzano invece c’è un torrente che forma 3 piccoli laghetti tra le rocce, sembra di vedere un lago Valdostano o nelle gole del Verdon in Francia, invece è il Lago della Tina ad Arenzano. È raggiungibile con una semplice passeggiata, quasi interamente pianeggiante, che si snoda dolcemente lungo le pendici della montagna e che attraversa il Passo Gua.
Sulle alture di Arenzano invece c’è un torrente che forma 3 piccoli laghetti tra le rocce, sembra di vedere un lago Valdostano o nelle gole del Verdon in Francia, invece è il Lago della Tina ad Arenzano. È raggiungibile con una semplice passeggiata, quasi interamente pianeggiante, che si snoda dolcemente lungo le pendici della montagna e che attraversa il Passo Gua.
In difesa la Liguria schiera città e borghi. Il capoluogo è una città piena di contraddizioni con alcuni luoghi turistici come il porto e l’acquario e altri quasi sconosciuti. Sono più di 160 i luoghi nascosti di Genova e voglio citarvene qualcuno per solleticarvi l’appetito.
All’interno dell’hotel Bristol in via XX Settembre c’è uno scalone ellittico in marmo bianco che va su fino all’ultimo piano e che ispirò il regista Alfred Hitchcock per la realizzazione di “Vertigo” (conosciuto in Italia come “La donna che visse due volte”).
A 10 minuti a piedi dal Terminal del porto e a pochi minuti dalla stazione ferroviaria di Principe si trova una delle meraviglie della tecnica che poche città al mondo possono vantare: un ascensore orizzontale-verticale. Nel tratto orizzontale la cabina è trainata da una fune che sposta le cabine alla velocità di 4,5 metri al secondo. Al termine della lunga galleria, la cabina viene presa in consegna da una serie di pneumatici motorizzati che la trasferisce all'interno dell'ascensore verticale. Questo ingegnoso sistema collega l'inizio di Via Balbi con la Circonvallazione a Monte.
Nel grande magazzino del Palazzo del Melograno invece, è nascosta tra abiti e pantaloni in vendita una fontana barocca che ritrae Ercole che abbatte l’Idra.
All’interno dell’hotel Bristol in via XX Settembre c’è uno scalone ellittico in marmo bianco che va su fino all’ultimo piano e che ispirò il regista Alfred Hitchcock per la realizzazione di “Vertigo” (conosciuto in Italia come “La donna che visse due volte”).
A 10 minuti a piedi dal Terminal del porto e a pochi minuti dalla stazione ferroviaria di Principe si trova una delle meraviglie della tecnica che poche città al mondo possono vantare: un ascensore orizzontale-verticale. Nel tratto orizzontale la cabina è trainata da una fune che sposta le cabine alla velocità di 4,5 metri al secondo. Al termine della lunga galleria, la cabina viene presa in consegna da una serie di pneumatici motorizzati che la trasferisce all'interno dell'ascensore verticale. Questo ingegnoso sistema collega l'inizio di Via Balbi con la Circonvallazione a Monte.
Nel grande magazzino del Palazzo del Melograno invece, è nascosta tra abiti e pantaloni in vendita una fontana barocca che ritrae Ercole che abbatte l’Idra.
Sono molti i borghi famosi sparsi nella regione: da quelli di lavante come le Cinque Terre, a Camogli, fino a Borgio Verezzi a ponente. Dalle parti del torrente Argentina c’è Triora dove nel 1588 molte donne innocenti vennero condannate al rogo per stregoneria. È conosciuto quindi come il paese delle streghe, ma è molto di più: è uno dei borghi più belli della Liguria dove, oltre ai percorsi tematici sulla stregoneria, si ammirano panorami fantastici.
Dall’altra parte invece, quasi al confine con la Toscana, superati i famosi Portovenere, La Spezia e Lerici sorge un piccolo borgo marinaro arroccato su di una scogliera: si chiama Tellaro. Tra viuzze strette e intrecciate, casette e barchette colorate (molto colorate) il paesaggio da favola incontra la cultura in quello che viene chiamato il paese dei poeti. Qui, infatti, pittori e poeti italiani e stranieri amano venire per ispirarsi. Lo scrittore e giornalista Mario Soldati, ad esempio, scelse di trascorrere qui la sua vecchiaia, Eugenio Montale vi si fermò durante un viaggio in treno e dedicò al borgo una poesia.
Dall’altra parte invece, quasi al confine con la Toscana, superati i famosi Portovenere, La Spezia e Lerici sorge un piccolo borgo marinaro arroccato su di una scogliera: si chiama Tellaro. Tra viuzze strette e intrecciate, casette e barchette colorate (molto colorate) il paesaggio da favola incontra la cultura in quello che viene chiamato il paese dei poeti. Qui, infatti, pittori e poeti italiani e stranieri amano venire per ispirarsi. Lo scrittore e giornalista Mario Soldati, ad esempio, scelse di trascorrere qui la sua vecchiaia, Eugenio Montale vi si fermò durante un viaggio in treno e dedicò al borgo una poesia.
Già che si parla di cultura, perché non fare una visita all'osservatorio Cassini di Perinaldo. Nel 1989 il sindaco decise di costruire sul tetto dell’edificio comunale una cupola di 3 metri di diametro dove fu installato un telescopio riflettore newtoniano. Da molti anni un gruppo di astrofili si impegna in questo fantastico progetto , proponendo oggi un escursione diversa dalle solite.
In Val Graveglia invece, si trova quella che fu la più grande miniera di manganese d'Europa. Dal 2011 la miniera non è più attiva, ma è possibile visitarla grazie a dei tour guidati. Una scala conduce all’imboccatura della miniera di Gambatesa che si esplora muniti di caschetto, calzature chiuse e giacca impermeabile a bordo del trenino storico dei minatori
In Val Graveglia invece, si trova quella che fu la più grande miniera di manganese d'Europa. Dal 2011 la miniera non è più attiva, ma è possibile visitarla grazie a dei tour guidati. Una scala conduce all’imboccatura della miniera di Gambatesa che si esplora muniti di caschetto, calzature chiuse e giacca impermeabile a bordo del trenino storico dei minatori
Durante un viaggio in Liguria assaggerete certamente focacce, farinate e trofie al pesto, ma per il banchetto post partita voglio consigliarvi qualcosa di diverso.
Come primo provate i pansotti con sugo di noci: una pasta ripiena tipica della cucina ligure, simile ai ravioli che viene condita con una salsa alle noci.
Il mio piatto ligure preferito è senza dubbio il coniglio alla ligure, dovete assolutamente assaggiarlo. È un piatto ormai conosciuto in tutta Italia: preparato con olive taggiasche, erbe aromatiche e pinoli, sfumato con vino rosso o bianco cotto con l'aggiunta di un di brodo.
Gli amanti del pesce potranno sbizzarrirsi, ma uno dei piatti tipici è lo stoccafisso alla ligure, detto anche “Brandacujun”. Ha molte varianti a seconda delle zone, ma l’elemento comune è quello di scuotere la pentola, da cui il nome: in ligure, infatti, “brandare” significa scuotere energicamente.
Come dolce provate le michette di Dolceacqua: un dolce simile ad una brioches cosparsa di zucchero con una storia leggendaria alle spalle legata all'abolizione dello ius primae nocti proprio nel paese di Dolceacqua
Annaffiate il tutto con il Rossese di Dolceacqua tanto amato da Napoleone o il Niccolò V riserva.
Come primo provate i pansotti con sugo di noci: una pasta ripiena tipica della cucina ligure, simile ai ravioli che viene condita con una salsa alle noci.
Il mio piatto ligure preferito è senza dubbio il coniglio alla ligure, dovete assolutamente assaggiarlo. È un piatto ormai conosciuto in tutta Italia: preparato con olive taggiasche, erbe aromatiche e pinoli, sfumato con vino rosso o bianco cotto con l'aggiunta di un di brodo.
Gli amanti del pesce potranno sbizzarrirsi, ma uno dei piatti tipici è lo stoccafisso alla ligure, detto anche “Brandacujun”. Ha molte varianti a seconda delle zone, ma l’elemento comune è quello di scuotere la pentola, da cui il nome: in ligure, infatti, “brandare” significa scuotere energicamente.
Come dolce provate le michette di Dolceacqua: un dolce simile ad una brioches cosparsa di zucchero con una storia leggendaria alle spalle legata all'abolizione dello ius primae nocti proprio nel paese di Dolceacqua
Annaffiate il tutto con il Rossese di Dolceacqua tanto amato da Napoleone o il Niccolò V riserva.