#BASILICATAbatteCOVID
In questa pagina troverai tante idee e luoghi insoliti per una vacanza in Basilicata per l'estate 2020.
Per combattere il covid la Basilicata fa scendere in campo i suoi luoghi migliori.
In attacco Matera capitana la squadra. In questi anni si è sentito molto parlare della Città dei Sassi Patrimonio Mondiale UNESCO e Capitale Europea della Cultura 2019, ma quanti sanno anche che la pietra usata per costruirla non è tufo (di origine vulcanica), ma calcarenite (di origine sedimentaria)? In tanti credono anche che i “sassi” siano le singole abitazioni, invece si tratta dei i due quartieri dove sono ubicate: il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso.
Ad affiancare Matera in attacco ci sono 2 borghi stupendi. Acerenza è denominata “città cattedrale” per l’imponente tempio che troneggia sul centro del borgo antico “adagiato” su di una rupe a 800 metri di altitudine e racchiuso tra il fiume Bradano e il torrente Fiumarella.
In attacco Matera capitana la squadra. In questi anni si è sentito molto parlare della Città dei Sassi Patrimonio Mondiale UNESCO e Capitale Europea della Cultura 2019, ma quanti sanno anche che la pietra usata per costruirla non è tufo (di origine vulcanica), ma calcarenite (di origine sedimentaria)? In tanti credono anche che i “sassi” siano le singole abitazioni, invece si tratta dei i due quartieri dove sono ubicate: il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso.
Ad affiancare Matera in attacco ci sono 2 borghi stupendi. Acerenza è denominata “città cattedrale” per l’imponente tempio che troneggia sul centro del borgo antico “adagiato” su di una rupe a 800 metri di altitudine e racchiuso tra il fiume Bradano e il torrente Fiumarella.
Castelmezzano è un presepe naturale perfettamente incastonato tra le Dolomiti lucane, simbolo della regione. Per godere al massimo della bellezza del borgo e del contesto naturale in cui è inserito è possibile provare un’attività decisamente adrenalinica. Lo chiamano volo dell’angelo e per quasi un chilometro e mezzo si vola appesi ad un cavo ad oltre 1.000 metri di altezza tra le montagne e le valli che separano Castelmezzano da Pietrapertosa.
A sostenere l’attacco troviamo le spiagge della Basilicata. Metaponto e Castellaneta Marina sono tra le località marittime più frequentate con spiagge attrezzate di tutti i comfort, ma è ancora facile trovare spazi immersi in una natura incontaminata.
Le baie e insenature di Maratea si nascondono tra gli speroni rocciosi, ma sono spesso facilmente raggiungibile a piedi.
Una delle meno conosciute è quella di Acquafredda. L’arenile sabbioso si alterna a una fine ghiaia ed è protetto da una folta e rigogliosa vegetazione mediterranea.
Le baie e insenature di Maratea si nascondono tra gli speroni rocciosi, ma sono spesso facilmente raggiungibile a piedi.
Una delle meno conosciute è quella di Acquafredda. L’arenile sabbioso si alterna a una fine ghiaia ed è protetto da una folta e rigogliosa vegetazione mediterranea.
Un centro campo ricco di cultura quello schierato dalla Basilicata. Tra le valli lucane sorge, isolato e muto come una fortezza nel deserto dei Tartari, sulla cima di una collina, il millenario castello di Monteserico. Edificato nel XI secolo dai Normanni come baluardo difensivo dell’abitato, venne poi ampliato nei secoli successivi passando in mani Angioine e Aragonesi.
Anche Venosa è un’ottima destinazione culturale. Il grande poeta latino Orazio nacque e trascorse la sua adolescenza proprio in questo comune dalle origini antichissime e la sua casa è tutt’oggi visitabile. Oltre ad essere interessante per gli amanti di letteratura, la cittadina attira moltissimi appassionati di architettura.
Il gigantesco Complesso della Santissima Trinità è tra i più importanti siti monumentali dell’Italia meridionale. A renderlo unico, oltre alla stratificazione di diverse epoche costruttive è certamente il fatto che sia stato lasciato incompleto. Per questo l’abbazia viene spesso nominata “l’incompiuta”.
Anche Venosa è un’ottima destinazione culturale. Il grande poeta latino Orazio nacque e trascorse la sua adolescenza proprio in questo comune dalle origini antichissime e la sua casa è tutt’oggi visitabile. Oltre ad essere interessante per gli amanti di letteratura, la cittadina attira moltissimi appassionati di architettura.
Il gigantesco Complesso della Santissima Trinità è tra i più importanti siti monumentali dell’Italia meridionale. A renderlo unico, oltre alla stratificazione di diverse epoche costruttive è certamente il fatto che sia stato lasciato incompleto. Per questo l’abbazia viene spesso nominata “l’incompiuta”.
In difesa la Basilicata si affida al massiccio Parco Nazionale del Pollino in porta aiutato dal Parco dei Calanchi e dai laghi di Monticchio, tutti luoghi dove scegliere tra trekking impegnativi o semplici passeggiate nella natura.
Il Parco Nazionale del Pollino è condiviso con la Calabria ed è il parco nazionale più grande d'Italia. Il percorso forse più difficile copre una distanza di circa sedici chilometri tra andata e ritorno ad un’altitudine che va dai 1573 ai 2248 metri. Parte dal colle dell’Impiso, percorre il Sentiero dei Carbonai, si inoltra in un bosco di faggi lungo il Sentiero dei Pastori, costeggia una parte rocciosa per raggiungere la cima del Pollino, ma prima fa tappa verso al “Il Patriarca”: il più antico pino loricato del parco, chiamato “signore del parco”.
Se non siete camminatori esperti ed allenati potere scegliere una passeggiata ai laghi di Monticchio oppure nella Riserva Regionale dei Calanchi dove i profondi solchi di interesse geologico mondiale hanno creato un panorama unico.
Il Parco Nazionale del Pollino è condiviso con la Calabria ed è il parco nazionale più grande d'Italia. Il percorso forse più difficile copre una distanza di circa sedici chilometri tra andata e ritorno ad un’altitudine che va dai 1573 ai 2248 metri. Parte dal colle dell’Impiso, percorre il Sentiero dei Carbonai, si inoltra in un bosco di faggi lungo il Sentiero dei Pastori, costeggia una parte rocciosa per raggiungere la cima del Pollino, ma prima fa tappa verso al “Il Patriarca”: il più antico pino loricato del parco, chiamato “signore del parco”.
Se non siete camminatori esperti ed allenati potere scegliere una passeggiata ai laghi di Monticchio oppure nella Riserva Regionale dei Calanchi dove i profondi solchi di interesse geologico mondiale hanno creato un panorama unico.
Per festeggiare il banchetto inizia con i peperoni cruschi, conosciuti anche come pepi cruschi. I peperoni dolci a basso contenuto di acqua, tipici di Senise, vengono raccolti e infilati con ago e filo, realizzando una sorta di collane che vengono poi esposte al sole. Una volta secchi vengono fritti in padella fino a farli diventare croccanti: “cruschi” appunto.
Dopo questo leggero antipastino si passa al piatto forte: l’agnello alla pignatta, detto anche “u cutturid”. Questo prende il nome dal caratteristico recipiente in terracotta nel quale viene cotto, recipiente che viene spesso sigillato con della pasta di pane. Da bere? Ovviamente dell’Aglianico del Vulture!!
Dopo questo leggero antipastino si passa al piatto forte: l’agnello alla pignatta, detto anche “u cutturid”. Questo prende il nome dal caratteristico recipiente in terracotta nel quale viene cotto, recipiente che viene spesso sigillato con della pasta di pane. Da bere? Ovviamente dell’Aglianico del Vulture!!